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ERA

I potenziali uditivi del tronco encefalico studiano la funzione uditiva dal nervo acustico fino al tronco encefalico.
Rilevano dal vertice della teca cranica i segnali generati nella via acustica fino al tronco encefalico in risposta a stimoli sonori (click ripetuti).

Il paziente ascolterà tramite una cuffia, prima in un orecchio e poi nell'altro, dei suoni che si ripetono ad una frequenza fissa. Alcuni elettrodi piazzati in punti particolari della testa o del collo, deriveranno risposte elettriche elaborate e mediate (average) mediante PC, determinando dei tracciati molto particolari.

Sono indicati sia per il rilievo di soglia uditiva in soggetti non collaboranti in special modo dei bambini, permettendo una diagnosi precoce della sordità, e per la  diagnosi di patologie del nervo acustico (neurinoma dell’acustico), e nelle lesioni del tronco encefalo di tipo demielinizzante, metabolico, tossico e nella diagnosi di “morte cerebrale”.

L’andamento degli spari del nervo uditivo inseguono la via centrale (afferente) determinando  una serie di  punti di irradiazione di campi elettrici registrabili sullo scalpo e a seconda della fase temporale venfgono distinti potenziali  immediati ( MC PS e ECoG), precoci (ABR o BSER), a media latenza (MLR, 40Hz), tardivi (SVR), tardivi  sull’effetto OFF (P30, CNV).

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